"Dormivi ancora quando a piedi scalzi ( come sempre) sono scivolata dal letto per affacciarmi, guardare Zurigo e l'alba e ringraziare il giorno. Tanti i motivi: essere in quella città, vicino alla Limmat e al lago, essere in quel luogo preciso, accanto a te, aver condiviso tutto. Ho appoggiato il naso alla finestra per veder svegliare le persone, i negozi e i tram che adagio tornavano a popolare le strade, ho osservato tutto, ogni sfumatura, sentendomi potente e bellissima, sentendomi completa e senza esilio, senza dolori, senza isole di rimorso... l'esplorazione dell'abisso, questo volevi ( Accadeva anche a un normale scambio di carezze, baci, penetrazione, morsi e saliva) E c'era sempre più tensione, sempre più accelerazione. Sperimentavamo cose che abitavano l'immaginario di entrambi. La benda sugli occhi comperata apposta, il buio.."
" Lo Svizzero. Ispirato a una storia vera", Giraldi editore, di Francesca Mazucato è appena uscito. E' ora disponibile in tutte le librerie oppure online qui o qui. La prima presentazione ufficiale avverrà il 21 gennaio 2012 presso la Libreria Trame di Bologna. Ma qualcuno l'ha già comperato. All'aperitivo augurale del 10 novembre, presso il caffè L'Autore, o altrove. Qualcuno ( e sono solo i primi lettori, spero) mi ha già mandato via mail alcune opinioni che, per cominciare vi riporto. Le prime. Così interessanti che non possono che portare bene a questo romanzo scritto con dolore, impegno, partecipazione e coinvolgimento. I primissimi lettori.
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Giorgio B. 51 anni, artista visivo, Bologna
"L'ho preso e cominciato a sfogliare con una certa noncuranza, pensavo che la lettura sarebbe avvenuta più avanti. Ci sono tanti libri che prendo e che finiscono negli scaffali della mia libreria, mi attirano, mi interessano, ma non riesco mai a leggerli tutti. Mentre sfogliavo, l'occhio si è soffermato su alcune righe, qualche corsivo, alcuni capitoli. Non ho potuto resistere. Ho cominciato dalla prima pagina, il giorno stesso che l'avevo preso. Non sono riuscito ad appoggiarlo. E' un romanzo estremo e tenerissimo nello stesso tempo, riesce ad eccitare ( non posso negarlo) ma anche a commuovere e ad appassionare. E' lungo, ma l'ho finito che era già notte. Ho pensato quello che penso solo ogni tanto: peccato che sia finito. E' da questa sensazione che mi è venuta voglia, anzi mi è venuto forte il bisogno di scrivere all'autrice"
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Lucia, 57 anni, casalinga
"Ho ritrovato cose che solo l'esperienza della verità della vita e delle relazioni possono portare a conoscere. Raccontate in modo esplicito ma con eleganza. Ho ritrovato cose che le donne conoscono, una dinamica di relazione inserita in una storia di ampio respiro. E' molto più di un romanzo erotico, chiamarlo così è limitativo."
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Simonetta, 34 anni, impiegata
"Ho vissuto qualcosa di molto simile. Fatico a procedere perché mi fa male. Mi brucia fra le mani questo libro. Mi specchio. Sono io, e invece è Ludovica. E' il mio uomo quello di cui leggo la storia, e invece è Andreas. L'intimità raccontata così come può essere davvero, con un coraggio che sorprende. Per questo non voglio che finisca, non può finire, e nel caso deve avere un lieto fine."
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Sandro, 43 anni, assicuratore
"Non sono un grande amante dei romanzi erotici, me lo hanno regalato. Ho trovato veramente interessante la storia bancaria così dettagliata e la capacità di raccontare sia la parte erotica, anche molto forte, che la vicenda della banca svizzera, così attuale. Non facile l'equilibrio, l'autrice ci è riuscita senza dubbio, stupendomi.
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Alessandra 44 anni, professione non specificata
"Ho perso il cuore e sono morta dentro per un uomo, anni fa. Ringrazio la Mazzucato per questo libro che mi ha fatto capire di non essere stata sola, e di non esserlo nemmeno adesso, quando, nonostante il tempo trascorso, ancora ci penso."
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Luca, 39 anni, grafico.
" Non capisco quello che sentono le donne a volte, la loro attitudine al melodramma, la loro volontà di tirare la corda. Più che una storia erotica, è un romanzo sociologico ed economico. Ora credo di avere capito qualcosa di più. Ho provato ansia, e molta simpatia per il protagonista, diciamo vera solidarietà maschile. Interessante la descrizione accurata della città di Zurigo e della vicenda svizzera, coinvolge. Voglio rileggerlo. Ho deciso anche di regalarlo."
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Lidia, 27 anni, hostess
"Seguo la Mazzucato da tempo e mi piace tanto il suo coraggio, il suo essere diversa da tutti gli scrittori: segue percorsi suoi, strade in salita. Racconta l'intimità di tutti. Questo nuovo romanzo è coinvolgente, affascinante, commuove. Molto, molto bello.
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A.S. uomo, 57 Pordenone.
"Non l'ho ancora letto tutto, solo qualche capitolo ...notevole...notevole come sempre.. mi chiedo tutte le volte se è vita o se inventi.. in ogni caso brava.. originale l'ispirazione.. le perversioni di quel banchiere sono davvero raccontate bene..leggerò dall'inizio con metodo e poi ti dirò... "
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Questi, i primi commenti. Email molto gradite, ho risposto a tutti. Ho chiesto l'autorizzazione a rendere pubblica la loro opinione e me l'hanno gentilmente concessa. Sicuramente ne arriveranno delle altre. Il dialogo con i miei lettori è continuo e costante e questo mi rende particolarmente contenta.
Qui il booktraliler "hot" del romanzo