di Francesca Mazzucato, Giraldi editore, in tutte le librerie a fine novembre.
"Bertrand Cantat è il cantante e paroliere del gruppo francese dei Noir Désir, figura tragica di dannato del rock. Questo romanzo, dalla costruzione originalissima e sensuale, è liberamente ispirato alla sua figura, elaborata, rivista e inserita in un sobborgo urbano elaborato da strane ombre legate fra loro da enigmi, disperazioni, perdite, misteri e legami di solidarietà "fra perdenti". La vicenda, costellata di riferimenti ai noti fatti di cronaca che hanno coinvolto il cantante, diventa narrazione immaginaria e lisergica attraverso un linguaggio elaborato e toccante. Le speranze e i demoni del contemporaneo si tramutano in inquietanti feticci, visioni, strane figure in silenzioso agguato che contribuiscono alla tessitura di questo singolare, anomalo, appassionato romanzo, più simile a un film in 3D che a un libro classico, con pagine che riescono a trasformarsi in pixel e musica, rendendo quasi impossibile sospendere la lettura, fino alla fine della storia e all'attualissimo epilogo. Un protagonista reinterpretato con amore viscerale, onesto e carnale, senza riserve, a rischio di polemiche, da Francesca Mazzucato"
Dalle note di quarta del romanzo.
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Durante la stesura, Bertrand Cantat è tornato sul palco in occasione di due concerti. Il romanzo riesce ad essere aggiornato fino al suo secondo concerto, restituendo, con una narrazione che parte oscura, dolente e ombrosa, il senso di una catarsi che arriva attraverso la musica. E il ricominciare. La scelta di scegliere questa narrazione ha già suscitato numerose polemiche in Italia e anche fra alcuni amici francesi. In Francia come qui divide, c'è chi è felice del suo ritorno, c'è chi lo chiama "l'assassino", chi invoca gogne. Io credo, prima di tutto alla divisione dell'opera dall'uomo. Secondo, ha pagato il suo debito con la giustizia, non è evaso, come alcuni forse dimenticano. Terzo, ha pagato un drammatico, terribile debito con la vita ( penso al suicidio della madre dei suoi figli, Kristina Rady, donan forte di bellezza, coraggio e anticonvenzionale solidarietà). Mi chiedo quante volte debba ancora pagare, Bertrand. Quante volte debba ancora scontare. La sua bellezza che sfregia le pupille, la sua arte, la sua capacità di arrivare a circolare nelle vene, all'istante. Quante volte? Nel libro tento una parziale risposta, nella mia maniera. con riferimenti all'attualità, all'invadenza dei media, alla voracità della società morbosa, a facebook, a twitter, e a persone che su facebook e su twitter mi hanno fornito a vario titolo riferimenti e ispirazioni .